lunedì 27 febbraio 2012
mercoledì 22 febbraio 2012
Anna Faccciani
A Patrizia
"Questa casa era piena di specchi
- mi disse Patrizia-
e adesso per vederti
devi andare a cercare dentro l'armadio!"
Io sorrido
e la mia faccia la conosco così bene
che ora mi posso riflettere sul muro.
E se nello specchio
incontrassi un'altra che non conosco?
Sul vetro appannato
traccio linee e disegni,
come fanno i bambini,
e il mio respiro è più caldo,
ora fuori c'è la neve.
Ma Patrizia ride
e mi prende sempre in giro
con quei suoi occhi a spillo
e mi racconta i suoi guai.
Ed io, che so cos'è un'amico
le dico che nascosto nell'armadio
non c'è mica il lupo!
Lei che non capisce
mi dice che col prossimo disgelo
scivolerò nel fiume verso il mare.
"Ma in fondo non sei male
-mi dice-
sei una buona amica".
Anna Facciani
"Questa casa era piena di specchi
- mi disse Patrizia-
e adesso per vederti
devi andare a cercare dentro l'armadio!"
Io sorrido
e la mia faccia la conosco così bene
che ora mi posso riflettere sul muro.
E se nello specchio
incontrassi un'altra che non conosco?
Sul vetro appannato
traccio linee e disegni,
come fanno i bambini,
e il mio respiro è più caldo,
ora fuori c'è la neve.
Ma Patrizia ride
e mi prende sempre in giro
con quei suoi occhi a spillo
e mi racconta i suoi guai.
Ed io, che so cos'è un'amico
le dico che nascosto nell'armadio
non c'è mica il lupo!
Lei che non capisce
mi dice che col prossimo disgelo
scivolerò nel fiume verso il mare.
"Ma in fondo non sei male
-mi dice-
sei una buona amica".
Anna Facciani
lunedì 20 febbraio 2012
martedì 14 febbraio 2012
lunedì 13 febbraio 2012
giovedì 9 febbraio 2012
lunedì 6 febbraio 2012
sabato 4 febbraio 2012
venerdì 3 febbraio 2012
Wislawa Szymborska
Accanto a un bicchiere di vino
Con uno sguardo mi ha resa più bella,
e io questa bellezza l'ho fatta mia
Felice, ho inghiottito una stella.
Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel battito di ali improvvise
Il tavolo è tavolo, il vino è vino
nel bicchiere che è un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.
Io invece sono immaginaria
incredibilmente immaginaria
immaginaria fino al midollo.
Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d'amore
sotto le costellazioni del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.
Mi metto a ridere , inchino il capo
con prudenza, come per controllare
un'invenzione. E ballo , ballo
nella pelle stupita, nell'abbraccio
che mi crea.
Eva dalla costola,Venere dall'onda,
Minerva dalla testa di Giove
erano più reali.
Quando lui non mi guarda,
cerco la mia immagine
Wislawa Szymborska
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